L’otoplastica ha come principale obiettivo quello di correggere inestetismi o condizioni patologiche che riguardano l’orecchio o entrambi e il padiglione auricolare, nonché il posizionamento degli stessi.
Si tratta di tecniche che sono oggetto di un costante miglioramento da parte della tecnica chirurgica e che prevedono ormai un ampio ventaglio di soluzioni, capaci di ristabilire la normalità laddove i rimedi non chirurgici nulla possono.
Indicato per i pazienti che presentano:
orecchie a sventola, orecchie che presentano anomalia in forma o dimensione (troppo grandi o troppo piccole), differenza tra le due orecchie, lobo fissurato o con schisi.
Successivamente al consulto, il chirurgo sarà in grado di indicare al paziente le modalità di intervento, i risultati realisticamente ottenibili e anche un prospetto dei costi da sostenere.
Nel corso della prima visita sarà eseguito inoltre un accurato servizio fotografico del paziente o della paziente per valutare l’entità dell’intervento.
Il consulto pre operatorio e la diagnosi del chirurgo sono necessarie ed indispensabili per la valutazione di ogni singolo caso.
Le tecniche di otoplastica sono diverse tra loro, e vengono scelte a seconda dell’entità della correzione. Hanno però tutte in comune un’incisione, che sarà veicolo per l’ablazione di una porzione di cartilagine, e nel caso si renda necessario, anche di porzioni di pelle, al fine di restituire all’orecchio, anche post-operazione, un aspetto il più possibile naturale.
Le incisioni avvengono nella parte posteriore dell’orecchio, in modo da nascondere eventuale esiti cicatriziali e restituire al paziente un orecchio perfettamente normale e senza evidenti cicatrici.
Nei casi di microtia (orecchio troppo piccolo) o anotia (mancanza completa dell’orecchio) si fa il ricorso a speciali protesi, che vanno inserite a partire da una incisione di carattere analogo a quelle precedenti, ma che prevede interventi e decorsi post-operatori comunque diversi, che vanno analizzati insieme al chirurgo che effettuerà il consulto.
Gli interventi non durano che al massimo 2 ore, nel caso in cui si vadano a ritoccare entrambe le orecchie e prevedono incisioni ed ablazioni relativamente semplici per un chirurgo esperto.
Unica avvertenza è quella di indossare, per il primo mese, una banda protettiva durante il sonno, che impedisca alle suture di danneggiarsi a causa del contatto tra cuscino e orecchie.
Per il periodo di applicazione dei punti di sutura, si è soliti ricorrere ad una medicazione a turbante, che può essere comunque rimossa dopo pochi giorni. La vita normale può essere condotta già il giorno stesso dell’intervento, le attività di sport riprese dopo alcune settimane.
I miglioramenti sono immediati e permanenti, e permettono ai soggetti che scelgono questo intervento di tornare ad una vita relazionale e sociale normale, senza più l’imbarazzo di un paio di orecchie che catturano l’attenzione dei nostri interlocutori a causa di deformazioni o pieghe innaturali.