Il paziente deve sapere innanzitutto che la tecnica più efficace di trapianto di capelli viene effettuata con i propri capelli presi nelle aree dove essi sono presenti. Tutte le tecniche che in passato non hanno utilizzato capelli autologhi si sono rivelate un fallimento. L’obiettivo della chirurgia è quello di utilizzare nel modo migliore i capelli esistenti.
Le tecniche possono essere di innesti (impianti di bulbi) o di lembi (ampi trasferimenti di tessuto provvisti di capelli in aree glabre).
Talvolta più tecniche possono essere combinate insieme per raggiungere il miglior risultato.
Gli innesti, fossero essi a strisce, a più bulbi (punch-graft), a singoli bulbi (mini e micro-graft) vengono impiegati in quei pazienti che non desiderano un cambiamento moderato del loro aspetto. I lembi e l’espansione tissutale vengono riservati a quei pazienti che desiderano invece un totale cambiamento di aspetto.
Innesti – Il trapianto di capelli mediante la tecnica degli innesti prevede la rimozione di piccole quantità di tessuto da un’area donatrice (generalmente quella occipitale) che vengono reimpiantate in una zona glabra o dove i capelli sono molto radi. Gli innesti possono avere forma rotonda o rettangolari a striscia. Quelli rotondi possono a loro volta essere di varie dimensioni e contenere da 10-15 bulbi (punch-graft); da 2 a 4 bulbi (mini-graft); da 1 a 2 bulbi (micro-graft). Le strisce possono essere di piccole dimensioni e contenere circa 10 bulbi, o più lunghe e contenere circa 40-50 bulbi.
Generalmente il trattamento viene effettuato in più sedute che sono intervallate di alcuni mesi una dall’altra; possono occorrere sino a due anni per il completamento del trattamento. Per ogni seduta vengono impiantati da 50 a 500 innesti. I capelli neri danno in genere risultati migliori dei capelli castani o biondi. Gli spazi vuoti tra un innesto e l’altro vengono man mano riempiti nel corso delle sedute. Particolare cura viene posta per il fissaggio degli innesti e per il loro posizionamento che deve tenere conto del verso di crescita dei capelli. L’area donatrice viene chiusa direttamente con dei punti di sutura.
Espansione tissutale – L’espansione tissutale è una metodica comunemente usata in chirurgia ricostruttiva per la copertura di grandi perdite di sostanza. Trova talvolta applicazione nella chirurgia della calvizie per la risoluzione in tempi ridotti di alcune tipologie cliniche. La tecnica prevede un primo tempo chirurgico, in cui si inserisce l’espansore (una sorta di palloncino) al di sotto del cuoio capelluto in prossimità dell’area sprovvista di capelli. Ambulatorialmente il dispositivo viene gonfiato nel corso delle settimane distendendo i tessuti e stimolando la produzione di nuovo tessuto. Quando si è raggiunto il quantitativo di cute necessaria (normalmente intorno al terzo mese), si procede con il secondo tempo chirurgico che prevede l’asportazione dell’espansore ed il rimodellamento della cute espansa che viene trasferita al posto di quella glabra rimossa.
Lembi di vicinanza – La chirurgia della calvizie si avvale da più di 20 anni dell’ausilio di tecniche di chirurgia ricostruttiva che prevedono l’uso di lembi. Questa metodica, che va assolutamente studiata per ogni singolo paziente in rapporto agli obiettivi che si intendono raggiungere, può coprire ampie aree di cute glabra in un tempo ridotto. Il lembo provvisto di capelli, viene scolpito in prossimità dell’area glabra e quindi sollevato e trasferito al suo posto, mantenendo una connessione con l’area di prelievo che serve a garantirne la vitalità. Le cicatrici, esito inevitabile, vengono ben presto mimetizzate dai capelli stessi.
Per il trapianto con innesti è sufficiente un’anestesia locale, con una leggera sedazione per i pazienti più ansiosi, ed il paziente non necessita di ricovero. Negli interventi di espansione tissutale e con i lembi di vicinanza può essere opportuna una anestesia generale e 1 giorno di ricovero.