Espansione tissutale

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L’espansione tissutale funziona stimolando la crescita di nuova pelle adiacente a una imperfezione cutanea e sfruttando la naturale capacità della pelle di allungamento nello stesso modo in cui l’addome di una donna si espande durante la gravidanza. Ciò si ottiene impiantando un espansore tissutale, simile a un palloncino, al di sotto di pelle sana. L’espansore viene gradualmente gonfiato, in un periodo di diverse settimane, con iniezione di soluzione fisiologica.

Non appena ha raggiunto un livello di espansione sufficiente, la nuova pelle rappresenta un tessuto di sostituzione ideale per l’adiacente imperfezione cutanea. Ciò evita ai pazienti il dolore e il problema di doversi sottoporre a un secondo intervento chirurgico per rimuovere la cute da un’altra area del corpo, il tradizionale trapianto della cute.
La nuova pelle che si sviluppa attraverso espansione tissutale è normalmente compatibile

L’espansione tissutale si basa sul principio, scientificamente provato, che una tensione leggera ma costante induce la crescita di tessuto. Per secoli, tribù appartenenti a diverse culture hanno applicato tale principio per ingrandire varie parti del corpo.
Espansori tissutali impiantati chirurgicamente vengono usati frequentemente in Chirurgia Plastica per ottenere un incremento di cute e tessuto molle disponibile per realizzare diverse procedure ricostruttive. Gli studi effettuati su cute, muscoli, ossa (pensiamo all’esperienza, in campo ortopedico, della procedura di Ilizarov), nervi ed altri tipi di tessuti dimostrano che una tensione indotta provoca la naturale crescita della parte coinvolta.
Ad oggi gli espansori tissutali sono uno strumento essenziale per i chirurghi plastici. Oltre a rimuovere cicatrici e macchie, gli espansori tissutali possono essere utilizzati per ricostruire le mammelle dopo interventi di mastectomia e ricostruzione di parti del viso, quali labbra e palpebre.