FAQ – Mastoplastica additiva

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Quali sono le indicazioni dell’intervento di mastoplastica additiva?
Questo intervento è utile per l’aumento di volume delle mammelle ma anche per risolvere altri tipi d’inestetismi. L’ipotrofia mammaria (un seno poco sviluppato) è la prima motivazione che spinge le donne ad avvicinarsi a questo intervento, fra le patologie che è possibile, correggere evidenziamo : lo svuotamento del seno con caduta (ptosi mammaria ghiandolare) come si può notare dopo dimagrimento o allattamento; una perdita di tono cutaneo (ptosi mammaria cutanea) da attribuire all’età o a predisposizioni genetiche; infine troviamo l’asimmetria mammaria dove si evidenzia una marcata diversità nel volume delle due mammelle e della posizione del complesso areola-capezzolo.

Nell’intervento di mastoplastica additiva dove sono collocate le protesi ? 
La prima attenzione nel collocare le protesi è rivolta a non interferire con la funzione della ghiandola mammaria. La scelta è fatta dal chirurgo valutando le caratteristiche fisiche ed anatomiche della paziente. Le protesi possono essere poste in una tasca retro ghiandolare, retro muscolare e parzialmente retro muscolare. La scelta sulla loro posizione è valutata dal chirurgo che valuterà il tipo di tessuto dalla paziente e la entità dell’ingrandimento da realizzare.

Da dove sono inserite le protesi e attraverso quali incisioni ?  
Dopo aver considerato la soluzione migliore per la paziente, il chirurgo potrà decidere di eseguire un’incisione ascellare, sotto mammaria, trans areolare o peri-areolare. La via d’accesso utilizzata nella maggioranza dei casi è quella peri-areolare. La scelta ricade su questa via per la ridotta visibilità della cicatrice che in questa sede tende a confondersi con il tessuto areolare.

Quanto dura l’intervento di mastoplastica additiva e quale anestesia, è utilizzata?  
Questo tipo d’intervento richiede un tempo limitato che non supera quasi mai l’ora.
Grazie alle moderne tecniche anestesiologiche è possibile evitare il ricorso alla anestesia generale, il che rende più sicuro l’intervento.
Oggi grazie alla ipnosi combinata al blocco intercostale, l’intervento può essere eseguito a paziente sveglio e senza dolore; grande vantaggio per chi per motivi particolari non può subire l’anestesia generale.

É necessario il ricovero in clinica dopo l’operazione?  
L’intervento non richiede un ricovero nel periodo post operatorio, la mastoplastica additiva può, se richiesta, essere praticata in regime “outpatient”, per cui si può andare a casa la sera dell’intervento senza prescrizione di particolari analgesici per l’attività analgesica perdurante del blocco intercostale.

Quali sono le raccomandazioni per le pazienti nel post operatorio?  
A differenza di un tempo il periodo post operatorio richiede alcune attenzioni che vanno seguite precocemente. Le pazienti se dimesse, torneranno per un controllo il giorno successivo, in quest’occasione sono rimosse tutte le medicazioni, e s’istruiscono le pazienti a come eseguire il massaggio del seno (early massage),manovra utile per ridurre il rischio di contrattura capsulare.

Le protesi hanno una durata?  
A questa domanda non è possibile rispondere con certezza. L’impiego di materiali sempre più innovativi sicuramente influisce sulla durata delle protesi. Al momento in cui scriviamo la casistica, riporta tempi che possono variare dai 10 ai 20 anni.

Quanto pesano le protesi? 
Dipende dal tipo di protesi utilizzata, dalla sua grandezza e dal volume di riempimento. Ciò che è necessario sapere è che il peso specifico della protesi è molto simile a quello del tessuto mammario; questo sta a significare che 100 cc di protesi pesano quanto 100 cc di tessuto mammario.

È possibile l’allattamento dopo aver subito una mastoplastica additiva?  
Sì, l’inserimento delle protesi non influisce con l’allattamento. Molte donne che si sono sottoposte a mastoplastica additiva hanno allattato i loro bambini senza alcun problema. La sostanza che costituisce la protesi non è nociva , né rilascia componenti trasmissibili ai neonati attraverso il latte.

Quanto tempo dopo l’intervento è possibile esporsi al sole?   
Il sole più che sulla protesi influisce sulla cicatrizzazione. L’esposizione diretta ai raggi solari o alle lampade ultraviolette di qualsiasi cicatrice influenza la pigmentazione dell’epidermide. È utile chiedere al chirurgo come comportarsi e quali precauzioni prendere dopo l’intervento.

Quanto tempo dopo l’intervento è possibile riprendere l’attività sportiva?  
Dopo la mastoplastica additiva è opportuno per un breve periodo limitare i movimenti, soprattutto quelli delle braccia.
La ripresa dell’attività sportiva potrà avvenite solo dopo aver ricevuto il benestare del chirurgo che consentirà una graduale ripresa delle attività dopo due settimane.

É possibile viaggiare in aereo se si ha delle protesi o fare attività subacquea?  
Sì. Le protesi non subiscono variazioni né a bordo degli aerei, né nelle profondità marine. Gli episodi riportati con molta enfasi qualche tempo fa, riguardavano alcuni tipi di protesi (“Inflatable”) riempite ad aria o fisiologica, che oggi non vengono più utilizzate.

L’intervento di mastoplastica additiva può essere praticato sulle minorenni?  
Le ragazze con meno di 18 anni non possono sottoporsi a mastoplastica additiva, salvo in caso di malformazioni o asimmetrie gravi. Lo ha stabilito una legge del 2011, per contrastare l’abuso del ricorso alla chirurgia estetica da parte dei minori. La stessa legge ha previsto l’istituzione del registro delle protesi mammarie per monitorare sul territorio nazionale gli interventi di questo tipo.