L’Ipnosi clinica è una particolare tecnica anestesiologica che permette a differenza della comune anestesia generale di conservare la funzione respiratoria autonoma del paziente e pertanto, di eliminare la necessità di ventilazione assistita. Infine, estende le sue proprietà analgesiche anche successivamente, nel periodo postoperatorio.

Il Dott. Norman 30 anni fa, (Miamo- USA) è stato il primo medico ad adoperare tale tecnica in Chirurgia Plastica.

L’American Society of Clinical Hypnosis è l’associazione nella quale sono rapidamente confluiti tutti i sostenitori e gli utilizzatori dell’ipnosi clinica. Il Dott. Camillo D’Antonio è tra i Fondatori della Società Scientifica in Italia, è stato uno dei più efficaci utilizzatori, rinnovandosi continuamente con la ricerca e l’uso delle metodiche più avanzate.

Si tratta di un’anestesia che evita l’ospedalizzazione del paziente e dà l’avvio anche in Italia alle famose “Outpatient Clinic”, ossia le cliniche senza degenza regolarmente autorizzate (che riducono i disagi per il paziente e permettono un grande risparmio di costi).

Il Dott. Camillo D’Antonio è stato tra i primi in ltalia, con la sua équipe venticinque anni fa, ad introdurre questo tipo di anestesia definita anche “Sedazione Conscia” e applicarla con ottimi risultati nella Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva. Inoltre, tale tecnica può applicarsi con successo in diverse discipline: in Oculistica, Chirurgia della mano, Ortopedia, Urologia, Chirurgia Orale, Dermatologia, Ginecologia.

Il “principio attivo” di quest’anestesia, ottenuta tramite un accesso venoso con cannula, è un farmaco rapidamente metabolizzato (short half life) che pertanto, a differenza di quelli usati negli altri tipi di sedazione, è facilmente eliminato non restando a lungo nell’organismo.

Questo valore conferisce al “principio attivo” una bassissima tossicità e di conseguenza possiede un ampio margine terapeutico. L’anestesista riesce a dosare opportunamente il farmaco solo quando richiesto secondo la durata degli interventi chirurgici e senza effetti collaterali. Grazie a queste peculiari, pazienti delicati come anziani e bambini possono avvantaggiarsi dell’uso di tale sedazione.

L’anestesista esperto accompagna con voce regolata la piacevole induzione (il passaggio da veglia a sonno) dell’ipnosi clinica, evocando con meccanismi di suggestione un estremo riposo psicofisico.

L’induzione avviene lentamente e si passa dalla veglia a un sonno naturale, come quello fisiologico, senza avvertire il brusco “salto nel buio” che occorre con altre anestesie.

L’anestesista che esegue l’ipnosi clinica è ben preparato a utilizzare questa tecnica dopo anni di esperienza che riescono a conferirgli la capacità di percepire le delicate variazioni di stato del paziente in ipnosi.

Il decorso post-operatorio grazie a tale metodica ha tempi di recupero brevi, i pazienti restano sedati anche nelle due ore che seguono dall’uscita dalla sala operatoria.

Assenza da parte del paziente di: sensazione di vomito, tremori, allucinazioni o dolore tracheale da intubazione.

Il paziente, grazie alla metabolizzazione rapida dei farmaci, può essere dimesso alcune ore dopo l’intervento.

La leggera ipotensione che segue all’ipnosi clinica dura poche ore e il paziente riesce a controllarla passando lentamente dalla posizione supina a quella eretta.